Ormai la sensibilità collettiva rispetto alla necessità di uno stile di vita più etico sta facendo passi da giganti. Se fino a qualche anno fa portare avanti delle convinzioni più ecologiche voleva dire rinunciare all’auto e mangiare vegetariano, oggi grazie a tantissime nuove aziende e negozi si può davvero parlare di shopping etico. In altre parole nel 2017 potete trovare quasi qualsiasi tipo di prodotto rivisitato in chiave green. In questo panorama pian piano si sta facendo sempre più sentire il settore dell’abbigliamento biologico.
Quando parliamo di abbigliamento bio sappiamo che intendiamo sia tessuti realizzati rispettando l’ambiente sia capi realizzati con manodopera impiegata secondo orari e ritmi di lavoro etici.
A garantire l’eticità dei materiali con cui è prodotto l’abbigliamento bio tutta una serie di certificazioni, tra le quali la più importante è sicuramente la GOT, che certifica la ecologicità del cotone organico.
E’ l’abbigliamento biologico bambini in particolare che sembra riscuotere il maggior successo. Questo grazie a delle mamme particolarmente attente sia alle esigenze del pianeta ma soprattutto alla salute dei più piccoli. Quando scegliete infatti l’abbigliamento biologico per bambini sapete che il vostro piccolo non entrerà in contatto con tessuti impregnati di sostanze chimiche relative alla coltivazione delle fibre con le quali è stato realizzato quel capo. Inoltre molti capi d’abbigliamento bio sono caratterizzati da un’eccellente traspirabilità, l’ideale considerando che i bimbi giocando e correndo possono accaldarsi e sudarsi molto.
Il vestiario ecologico ovviamente include anche l’abbigliamento biologico uomo e donna.
In questo caso, questo settore ha fatto passi da gigante non solo allargando di molto il suo range di prodotti ma anche andando a lavorare costantemente sullo stile dei capi proposti. Tutto ciò al fine di produrre capi che non fossero concepiti come “roba da hippy” ma come capi belli e confortevoli adatti ad essere indossati in ogni occasione.
Nel grande mondo dell’abbigliamento biologico sono da includere anche i capi ottenuti dal riciclo di materiali inerti e solitamente molto inquinanti. Ne sono un esempio particolarmente calzante le scarpe da ginnastica ed i giubbotti per l’inverno ricavati dal riciclo intelligente delle bottiglie di plastica recuperate dagli oceani. Tonnellate e tonnellate di plastica che galleggia nei nostri mari andando ad uccidere l’ecosistema marino.
Da includere infine anche i materiali vegetali ottenuti dalla ricerca scientifica sui materiali alternativi. Il lyocell l’avete mai sentito nominare?
E’ un tessuto tecnico, elasticizzato e che non richiede stiratura ottenuto dalla lavorazione delle fibre dell’eucalipto.