Il 29 marzo 2019 il Regno Unito uscirà ufficialmente dall’Unione Europea. La speranza è che questa uscita abbia luogo con accordi commerciali, così che sia possibile continuare a portare avanti il commercio dei prodotti dall’Italia al Regno Unito senza alcun tipo di difficoltà. Il tempo passa però e la paura di una Brexit no deal aumenta. Che cosa accadrà nel caso di brexit no deal? Quale sarà il futuro per coloro che sono soliti commercializzare con il Regno Unito? Cosa fare per cercare quantomeno di minimizzare le possibili conseguenze negative? Cerchiamo di rispondere insieme a queste domande.
In caso di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea senza alcun tipo di accordo, la burocrazia necessaria per commercializzare con questo paese potrebbe risultare molto più pesante e complessa di quanto non sia oggi. Ci saranno insomma molti più documenti da compilare al momento di far entrare la propria merce nel Regno Unito e sicuramente verranno messe in atto nuove procedure. Il governo italiano ha proprio per questo motivo consigliato alle aziende di fare affidamento su consulenti e su aziende specializzate in servizi doganali, che si facciano quindi carico in modo autonomo di sbrigare tutte queste pratiche burocratiche. In questo modo le aziende possono alleggerire notevolmente il loro lavoro, evitando di commettere alcun tipo di errore. Certo, è giusto ricordarlo, servizi doganali di questo genere devono essere pagati. Capiamo che oggi come oggi questo possa fare paure alle aziende di più piccole dimensioni, che non hanno molti soldi da poter spendere. Possiamo assicurarvi però che non si tratta di prezzi poi così eccessivi e che il gioco vale la candela. Commettendo un errore, anche banale, potrebbe infatti essere possibile veder tornare le proprie merci indietro, perdendo molti soldi e chiudendo opportunità di business interessanti.
In caso di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, è possibile che vengano intensificati inoltre i controlli sui prodotti, per testarne la qualità. Proprio per questo motivo è fondamentale che le aziende italiane inizino ad investire quanto più possibile proprio sulla qualità del prodotti finale, se vogliono continuare ad avere l’Inghilterra tra i loro clienti. Per farlo è necessario prestare attenzione alle materie prime utilizzate, sfruttare le nuove tecnologie nel proprio impianto produttivo e scegliere di delegare alcune attività. Forse non tutti lo sanno, ma alcune delle ditte specializzate in servizi doganali offrono anche magazzino per lo stoccaggio, imballano i prodotti, li etichettano e li preparano per la spedizione. Facendo affidamento su di loro si ha insomma la possibilità di delegare molto, così da poter focalizzare la propria attività solo ed esclusivamente sul prodotto. Ovviamente è bene anche provvedere ad ottenere per i propri prodotti quante più certificazioni possibili e non più solo quelle europee.
È bene prepararsi a questi cambiamenti, ma ci sentiamo comunque in dovere di dire che gli esperti del settore non credono che la mancanza di accordi possa essere irreversibile. Forse è plausibile che vi saranno alcuni mesi senza alcun tipo di accordo, ma dopo sicuramente gli accordi arriveranno, magari limitati solo ad alcuni settori, ma arriveranno. Questo perché una situazione di questo tipo potrebbe risultare pesante da sostenere anche per il Regno Unito stesso ovviamente.