Come è noto, entro il 1 Luglio 2022 il mercato tutelato cesserà di esistere ed i consumatori dovranno necessariamente passare al mercato libero. Cosa è esattamente il mercato libero e perché è così importante per gli utenti finali? Cerchiamo di fare chiarezza in questo articolo rispondendo alle domande che solitamente si pongono i consumatori in merito.
Che differenza c’è tra il mercato tutelato e quello libero?
La principale differenza risiede nel fatto che nel mercato tutelato i prezzi di luce e gas sono individuati in base trimestrale dall’ Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), mentre nel mercato libero tali costi vengono determinati in maniera autonoma dai fornitori.
Ad ogni modo il costo finale della fornitura (di luce o di gas) solo in parte dipende dalla tariffa scelta, in quanto a concorrere ci sono altre voci di costo che vanno ad incidere (anche in maniera notevole) sull’importo della bolletta.
È obbligatorio passare al mercato libero?
No, non è obbligatorio effettuare questo passaggio, sebbene entro il 1 Luglio 2022 il passaggio alle offerte del mercato libero sarà obbligatorio, e fino ad allora gli utenti saranno liberi di scegliere la soluzione che preferiscono e dunque optare tra il mercato tutelato e quello libero la migliore offerta gas e luce che desiderano.
Per quanto riguarda gas e luce inoltre, non ci sono vincoli contrattuali e penali da pagare per passare da un operatore all’altro o per passare dal mercato tutelato a quello libero o viceversa.
Quale dei due mercati è più conveniente?
I fattori in gioco sono tanti e non è possibile dare una risposta definitiva a questa domanda. Bisogna sicuramente analizzare le tariffe che i vari operatori del settore propongono ma anche le proprie abitudini di consumo, nonché il numero di componenti del nucleo familiare.
Quale offerta luce e gas scegliere sul mercato libero?
Se si sta considerando l’idea di passare al mercato libero, vagliando le tante offerte presenti sul mercato bisogna considerare tanti altri fattori oltre al costo della fornitura, in quanto questo incide solo in parte. Bisogna valutare invece quanto incidano in bolletta i costi di luce e gas sulla bolletta finale, espressi in percentuale.