Il Bollettino economico della BCE fornisce la fotografia aggiornata dello stato di salute dell’economia europea, evidenziando un “sensibile miglioramento” nel secondo trimestre dell’anno. Inoltre l’Eurotower vede la possibilità concreta di una ulteriore crescita nella seconda parte dell’anno.
La view della BCE
Malgrado l’intensificarsi della pandemia, che in special modo sta colpendo le economie emergenti, la BCE vede quindi una ripresa più robusta a livello globale. Nella Eurozona in special modo la produzione manifatturiera è assai solida, grazie alla domanda mondiale in crescita.
Il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, fa inoltre ipotizzare che in un prossimo futuro aumenteranno anche i consumi privati.
Il quadro è completato dal ritorno agli investimenti da parte delle imprese, nonostante “il deterioramento dei bilanci societari e le prospettive economiche ancora incerte“.
Prospettive e rischi
Per tutti questi motivi la BCE ritiene che la crescita economica possa segnare un netto miglioramento anche nella seconda metà del 2021, via via che i progressi nelle campagne di vaccinazione consentono di allentare ulteriormente le misure di contenimento.
Tuttavia, il diffondersi di varianti del Covid rappresenta una fonte di rischi al ribasso. Inoltre esiste il rischio che le difficoltà dell’offerta, dove si verificano alcune strozzature, possa incidere negativamente sull’attività industriale nel breve periodo.
Approfondimento: qui si parla della previsioni Lira turca, cambio Euro e dollaro.
Il piano Next Generation e l’inflazione
Al tempo stesso, la BCE ripone grande fiducia nel Next Generation Eu, dal quale si aspetta un contributo chiave per una “ripresa più rapida, solida e uniforme“. Secondo le proiezioni macroeconomiche, il piano di sostegno dovrebbe “fornire uno stimolo aggiuntivo pari a circa lo 0,5 per cento del Pil all’anno“.
Come la FED, anche la BCE è alle prese con il nodo inflazione. Anche la Eurotower ribadisce che la fiammata dei prezzi potrebbe essere solo temporanea, e comunque si attende che l’inflazione complessiva si mantenga al di sotto del target del 2%.
Futuro ancora accomodante
La Bce sottolinea infine come serva ancora un orientamento “molto accomodante” della politica monetaria. Questo vuol dire che l’ipotesi di alzare i tassi di interesse sarebbe “prematuro e rappresenterebbe un rischio per la ripresa economica in atto e le prospettive di inflazione“.
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Sul fronte valutario intanto l’euro si è mantenuto al di sopra della soglia di 1,19 dollari, recuperando da un minimo di due mesi a 1,185 dollari raggiunto lunedì. I dati economici pubblicati questa settimana hanno mostrato che l’attività del settore privato dell’Eurozona è aumentata a giugno al massimo in 15 anni, aiutata dagli ultimi sforzi di riapertura e da un rapido ritmo di vaccinazione, con prezzi praticati per beni e servizi in aumento a un ritmo senza precedenti.