Quali sono le tecnologie sulle quali le aziende della filiera del food dovrebbero maggiormente investire, e con quali obiettivi?
Nel nostro Paese, il comparto agroalimentare impiega il 21,7% della popolazione attiva: una percentuale importante, che obbliga il settore del food a rimanere competitivo per non soccombere alle imprese straniere.
Sicuramente, la cosiddetta digital transformation dell’intero comparto rappresenta un obiettivo fondamentale, che dovrebbe interessare tutte le aziende del settore. Tecnologia e innovazione costano, è vero: ma l’investimento nella trasformazione digitale rende le aziende veramente competitive. Come? Abbassando i costi di gestione, migliorando la logistica del food e l’intera catena di approvvigionamento.
Quattro tecnologie abilitanti, in una logica Industry 4.0
Quali dovrebbero essere, quindi, le tecnologie abilitanti sulle quali investire nel settore agroalimentare? L’approccio alla digital transformation nel settore agrifood non si distacca da quei principi di cui tanto si parla nei progetti di Industria 4.0: connettività, integrazione, dati.
Vediamo nel dettaglio quali sono le innovazioni digitali che potrebbero migliorare la logistica e supply chain dell’agroalimentare:
- ERP
L’ERP (acronimo che sta per Enterprise Resource Planning) è una piattaforma che connette gruppi aziendali, filiali e attori della supply chain. Le piattaforme ERP integrano tutti i processi di business di un’azienda (vendite, acquisti, gestione magazzino, contabilità…), ma è importante che siano flessibili e scalabili per supportare la crescita dell’azienda e eventuali decisioni strategiche volte al miglioramento.
Le piattaforme ERP dovrebbero essere pensate come depositi della conoscenza organizzativa, delle esperienze e delle best practice, così da poter contribuire a rendere più efficienti i sistemi, le persone, le infrastrutture dell’azienda e garantire una maggiore collaborazione tra le unità aziendali che, spesso, lavorano per compartimenti stagno e non collaborano.
- (Industrial) Internet of Things
L’utilizzo di applicazioni IoT o Industrial IoT consentirebbe di elaborare i dati provenienti dalle macchine industriali o dai sensori collocati nei campi, per migliorare complessivamente sia i processi che la loro qualità. In particolare, nelle aziende di produzione o di trasformazione, l’utilizzo di sensori IoT consente di ottenere informazioni su carichi di lavoro, prestazioni, programmazioni, identificando eventuali problemi di performance o colli di bottiglia e misurando la qualità del risultato anche a livello di singola macchina.
Per un corretto funzionamento dei dispositivi IoT è importante che essi comunichino con l’ERP aziendale, in modo che essi possano inviare eventuali alert ai responsabili di produzione quando i parametri non corrispondono agli standard.
- Big Data
La possibilità di attingere a un patrimonio di dati storici, correlandoli ai dati attuali di produzione, è di supporto in molteplici processi, dal controllo qualità alle verifiche di compliance fino alle analisi previsionali. Quello della produzione alimentare è un settore che opera in genere ad alti volumi e bassi margini, e fa sempre più affidamento sui dati per garantire il giusto ritorno degli investimenti.
L’agroalimentare è un settore nel quale la deperibilità delle materie prime e dei prodotti finiti impone attente pianificazioni, al fine di minimizzare gli sprechi. È, in aggiunta, un settore nel quale è richiesta una particolare attenzione, ad esempio nell’utilizzo di sostanze allergeniche o nell’ottemperanza alle legislazioni nazionali e internazionali in materia di sicurezza alimentare.
- Cloud
Il cloud funge da elemento abilitante: è l’infrastruttura in grado di supportare tutti i processi di digital transformation, consentendo di implementare applicazioni, dati e processi in modalità scalabile e flessibile. Le aziende del comparto agrifood possono portare in cloud, in modalità sicura ed efficace, tutte le risorse economiche, a partire dall’ERP fino allo storage e agli analytics, potendo contare su connessioni trasparenti tra le risorse in cloud e quelle in azienda.