La Reserve Bank of India ha mantenuto il tasso di riferimento al 4% durante la riunione di agosto, come ampiamente previsto. Il Comitato per la politica monetaria ha votato all’unanimità questo provvedimento, per mantenere il costo del denaro al livello record, per sostenere l’economia colpita dalla crisi pandemica.
Ricordiamo che in Asia c’è forte preoccupazione per la diffusione della variante Delta. In particolare in India ci sono stati 44.643 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, portando il totale a 31,86 milioni.
Cosa ha deciso la Bank of India
La banca guidata dal governatore Shaktikanta Das, ha anche lasciato invariato al 3,35% il tasso sui pronti contro termine inverso, il tasso debitore.
Ha inoltre affermato che manterrà la sua politica monetaria accomodante per tutto il tempo necessario a sostenere la ripresa economica e ad aiutare a mitigare l’impatto negativo di COVID- 19, garantendo al tempo stesso che l’inflazione rimanga all’interno del bersaglio.
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Previsioni su inflazione e PIL
A tal proposito, la Bank of India ha aumentato la sua proiezione per l’inflazione per l’intero anno 2021/22 al 5,7% dal 5,1% precedente. I policy makers hanno manifestato una certa preoccupazione sulla necessità di invertire la politica monetaria, se le pressioni sui prezzi non si attenueranno.
I funzionari prevedono una crescita del PIL del 9,5 per cento nello stesso periodo, invariata rispetto a una previsione precedente.
La rupia
Sul fronte valutario, dopo la decisione della Bank of India il cambio USD/INR è aumentato a 74,14, ma rimane vicino ai minimi di circa un mese. Purtroppo, è difficile poter negoziare questa coppia valutaria sui broker per scalping forex.
La rupia indiana è rimasta al di sotto di 74 contro l’USD ad agosto, dopo aver toccato a luglio il livello più debole da metà aprile.