Non ci sono state sorprese nel meeting della BCE. E’ successo quello che i mercati si aspettavano, ossia una conferma integrale della propria politica monetaria. E l’euro si rafforza sul mercato valutario rispetto al dollaro USD.
Il meeting della BCE
La Banca Centrale Europea ha annunciato che il tasso principale rimane fermo a zero, quello sui depositi resta a -0,50% mentre il tasso sui prestiti marginali rimane a 0,25%. Nessun cambiamento neppure riguardo al piano di acquisto del PEPP (1.350 mld almeno fino a tutto giugno 2021), mentre gli acquisti netti proseguiranno a un ritmo di 20 mld al mese, con 120 mld addizionali di qui a fine anno.
La Eurotower decide così di non prendere alcuna posizione dopo la recente svolta della Fed, che ha allentato il legame che c’era tra la propria policy e l’andamento dell’inflazione.
Il board della BCE ha detto invece di aspettarsi che il costo del denaro rimanga a tale livello, se non inferiore, finché le prospettive di inflazione non convergeranno verso un livello sufficientemente vicino al 2%.
La reazione dei mercati
La coppia Euro / Dollaro ha esteso la sua tendenza rialzista durante il discorso del governatore della BCE, che è stato relativamente aggressivo. In particolare Lagarde ha detto che i dati recenti suggeriscono un forte rimbalzo, e che la banca non sta prendendo in considerazione misure per contenere il recente rally dell’euro. Il cambio è passato da un minimo iniziale di 1,180 durante la sessione australiana a superare 1,190 durante il discorso di Lagarde. Molti hanno deciso di puntare su questa coppia nella loro strategia trading a breve termine 15-30 minuti.
Suggerimento: per fare investimenti sul mercato valutario in modo efficace, occorre sapere che cos’è lo Stop Loss ordine, e saperlo anche usare con intelligenza.
Dollaro senza appigli
Anche il rilascio dell’ultimo rapporto sulle richieste di sussidio di disoccupazione degli Stati Uniti da parte del Dipartimento del lavoro ha contribuito al rally della coppia poiché la stampa è arrivata a 884.000 richieste iniziali contro la stima di consenso di 846.000 richieste. Il positivo rapporto sull’indice dei prezzi alla produzione statunitense pubblicato dal Bureau of Labor Statistics non è riuscito a fermare il rally delle singole valute.