La ripercussione sui mercati ancora non c’è stata, ma gli investitori rimangono sull’allerta quando si parla della Russia. Finora Borsa e rublo non hanno scontato – o almeno lo hanno fatto in modo blando – le nuove sanzioni Usa e le dinamiche del prezzo del petrolio (asset fortemente correlato alla valuta locale). L’escalation di tensione tra Washington e Putin non sta avvenendo solo sul piano economico e politico, ma anche militare. Uno scenario che chiaramente frena l’afflusso di capitali stranieri da parte degli investitori.
La situazione di Borsa e rublo
Ma qual è lo scenario attuale per Borsa e rublo russo? Per quanto riguarda la Borsa moscovita, il temuto tonfo ancora non c’è stato. Ma il clima rimane teso. Il trend degli indici recuperano terreno dopo che il Moex è sceso negli ultimi giorni. se consideriamo le perdite patite nell’ultimo mese, esse sono state superiori al 4%. Chiunque conosce quali sono indicatori trend following migliori, potrà constatare che tutti invitano ad un ingresso short. Il più penalizzato dagli eventi è stato il colosso russo dell’alluminio Rusal. Alluminio, ovvero il settore da cui è partita la guerra dei dazi. Il titolo è precipitato a nuovi minimi record, e dallo scorso 6 aprile le quotazioni del gigante controllato dall’oligarca Oleg Deripaska sono crollate del 56%.
Nel mercato valutario il rublo è ancora sotto pressione. Si sta indebolendo nei confronti del dollaro ed è caratterizzato da un andamento volatile (se sapete come usare il MACD indicatore lo constatate subito). Sulla valuta si fanno sentire non solo le tensioni geopolitiche, ma anche il calo dei prezzi del petrolio. Questo declino è legato allo scemare di una possibile guerra in Siria. Il contratto WTI con scadenza a maggio scende dopo il rally della settimana scorsa. Anche il contratto sul Brent cala. E questo si fa sentire sul rublo, che continua a oscillare tra i guadagni e le perdite.
Nel frattempo Trump continua a accusare sia i russi che i cinesi di pratiche scorrette: «Stanno giocando al gioco della svalutazione di valute mentre gli Usa tengono bassi i tassi di interesse. Inaccettabile!».