Come si aspettavano i mercati, la Bank of Korea ha deciso di non toccare il costo del denaro nel meeting di ottobre. Il tasso di interesse di riferimento rimane infatti allo 0,75%, dove venne portato lo scorso agosto, quando l'istituto centrale decise di effettuare la prima stretta in quasi tre anni.
Perché questa decisione sul costo del denaro
Bisogna ssottolineare che la banca centrale ha anche affermato che è in programma un ulteriore inasprimento del costo del denaro, che potrebbe arrivare già a novembre.
Secondo i policy makers sudcoreani infatti, una mossa del genere si giusitifica con l'aumento dell'inflazione (Il tasso di inflazione annuale in Corea del Sud era al 2,5% a settembre del 2021) e del livello di indebitamento di denaro delle famiglie nel paese.
Va detto anche che ci sono segnali positivi. I responsabili politici hanno infatti sottolineato come la ripresa dell'economia stia marciando in modo solido, grazie all'aumento delle esportazioni e degli investimenti.
Segnali positivi arrivano anche dai consumi privati, che sono migliorati a seguito dell'aumento dei tassi di vaccinazione e dell'esecuzione di un bilancio supplementare.
Previsioni sull'economia sudcoreana
L'ultimo outlook economico fornito dalla BoK segnala una crescita del PIL che quest'anno è prevista intorno al 4%. Non ci sono differenze con quanto previsto ad agosto.
Per quel che riguarda l'inflazione, i policy maker ritengono che i prezzi al consumo rimarranno ancora un po' sul livello medio del 2%, oltre quanto previsto ad agosto. In seguito però cominceranno a scendere, fino a raggiungere il livello superiore dell'1%.
Annotazione: il cambio del costo del denaro non incide solo sulla valuta del Paese che lo cambia, ma anche altre, in base alle correlazioni forex e valute correlate.
L'andamento dello won
Sul fronte valutario intanto il Won coreano perde ancora quota rispetto al dollaro americano, come sta accadendo ormai da luglio. Il cambio USD/KRW è infatti arrivato in area 1200, sui massimi da luglio 2020. Chi sa come usare Fibonacci trading ha visto il cambio superare diverse espansioni.
A incidere sull'andamento della coppia è soprattutto la forza del dollaro, sostenuto dalle aspettative di una Fed molto aggressiva, che potrebbe varare presto il tapering e alzare il costo del denaro già nel 2022.