Anche la settimana che sta per passare agli archivi, ci consegna un dollaro in difficoltà nel mercato Forex. Una serie di fattori hanno confermato la debolezza del biglietto verde, che pure aveva cominciato la settimana con uno spunto positivo. Infatti i mercati avevano reagito positivamente alla riapertura del governo dopo il temporaneo shutdown. Le cose però hanno cominciato a prendere una piega negativa dopo le dichiarazioni del segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, nel vertice WEF di Davos.
La settimana del dollaro
L’esponente del governo ha infatti suggerito che un dollaro debole sarebbe vantaggioso per l’economia statunitense. In special modo per i positivi effetti che avrebbe sull’andamento del commercio. Malgrado un paio di giorni dopo il presidente Donald Trump abbia cercato di placare la reazione dei mercati (dicendo che preferirebbe un dollaro più forte) la valuta aveva comunque perso terreno. Solo nel finale ha rimbalzato un po’, come si è accorto chi usa tecniche di trading forex intraday.
L’ultimo rimbalzo però non è durato a lungo, visto che la crescita più lenta del previsto del prodotto interno lordo ha vibrato un altro colpo. Il dollaro ha chiuso così una settimana molto deludente. L’EUR / USD è salito da 1.2269 a 1.2420 durante la settimana, toccando il massimo settimanale di 1.2530. La coppia GBP / USD ha guadagnato da 1.3892 a 1.4157, con un massimo di 1.4344. L’altra major USD / JPY è scesa dell’1,8% da 110,56 a 108,60. La coppia USD / CHF è crollata del 2,9%, da 0,9608 a 0,9333.
Tempi duri quindi per chi negozia la valuta americana. Certo non sono paragonabili a quelli vissuti da chi fa trading con i Bitcoin in Italia (come funziona), però comunque sono giorni di un certo disorientamento per gli investitori. Diventa difficile anche ipotizzare come si muoverà la coppia euro dollaro nei prossimi giorni.