Sul finire della scorsa settimana, i dati molto positivi riguardanti il mercato del lavoro avevano messo la ali al dollaro USA. L’inizio di questa settimana invece è stato all’insegna del calo deciso. Il sentimento positivo che ha accompagnato il biglietto verde che ha seguito la pubblicazione della relazione sul lavoro di maggio è svanito, e la valuta americana è caduta contro tutte le altre colleghe del paniere principale. Il Dollar Index nel pomeriggio è riuscito a ridurre le perdite, contenendo il calo allo 0,19% a quota 93,97 dopo affondi in zona 93,67.
Guerra commerciale e dollaro
Le crescenti preoccupazioni sulla guerra commerciale stanno avendo un certo peso. Gli operatori di mercato temono che la linea dura di Trump possa sfociare in una guerra che non piace a nessuno, e possa scatenare misure di ritorsione da parte dell’Unione europea e Cina. Per questo motivo, come si può vedere sui grafici del miglior Forex broker trading, sono soprattutto le valute legate alle materie ad aver avuto l’aumento più forte.
Ad esempio la Corona Norvegese e il dollaro australiano sono andati in rialzo dello 0,86% e dello 0,75%, rispettivamente. Bene anche l’euro che dopo lo scampato pericolo dello stallo italiano, è risalita sopra la soglia di 1.17 e rimane attorno questo livello. Si intravedono peraltro delle figure di continuazione trading sul grafico intraday circa il trend rialzista. Il franco svizzero ha invece guadagnato poco, lo 0,30% nella sessione contro il dollaro.
Anche se gli operatori di mercato presteranno maggiore attenzione agli sviluppi della guerra commerciale, domani occorrerà fare attenzione all’indice settimanale Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene americane, al dato finale dell’indice PMI servizi. Il dollaro potrebbe ricavarne una spinta se i dati fossero al di sopra delle stime.