Mercoledì la commissione per le politiche monetarie della Narodowy Bank Polski (la Banca centrale della Polonia) ha confermato ancora i tassi d’interesse ai minimi dell’1,50% (livello raggiunto nel marzo del 2015 in seguito a un taglio di 50 punti base, mentre l’ultima stretta avvenne nel 2012). La decisione è stata in linea con le aspettative del mercato, tenuto conto dello stato di salute dell’economia polacca. Sono stati mantenuti invariati anche il lombard rate al 2,50%, allo 0,50% il tasso sui depositi e all’1,75% il tasso di risconto.
L’economia polacca e i tassi di interesse
Secondo l’orientamento prevalente, un significativo aumento dei tassi di interesse è improbabile fino alla fine del 2019. A rafforzare questa convinzione è l’inflazione, che rimane ancora ad un livello molto basso. La stima preliminare dell’inflazione ha infatti segnato un calo ad ottobre all’1,7% (a settembre era all’1,9%, ad agosto al 2%). Per il quinto mese consecutivo la dinamica dei prezzi si trova al di sotto dell’obiettivo della banca centrale (idealmente al centro del range 1,5-3,5%). Mercoledì prossimo avremo i dati definitivi.
Inoltre i dati sull’economia polacca non sono soddisfacenti, e questo fa ritenere ancora necessaria una politica di stimolo. Secondo alcuni economisti, il rallentamento economico nella zona euro sta già cominciando ad avere un impatto negativo sull’economia polacca. Le vendite al dettaglio sono calate al 5,6%, così come sono calati i prezzi alla produzione. La pressione salariale inoltre è ancora bassa (buone indicazioni sono invece giunte dall’indice PMI industriale, pari 50,4 punti contro i 50,2 previsti). Non va inoltre trascurato il fatto che nell’Europa Centrale proprio l’economia polacca sembra essere la più vulnerabile alle conseguenze finanziarie ed economiche della Brexit: le rimesse annue dei polacchi residenti all’estero ammontano infatti a circa 4 miliardi di euro, di cui gran parte proveniente dal Regno Unito.
Lo Zloty polacco
Per tutti questi motivi il comitato di politica monetaria (RPP) dovrebbe rimanere immobile finché i dati macro non miglioreranno e l’inflazione non si troverà nella parte superiore del range obiettivo, quindi oltre il 2,5% (si presume possa accadere soltanto verso la metà del prossimo anno). Dopo aver deciso quale broker forex scegliere, vediamo l’impatto di questa situazione sulla valuta polacco.
Sotto il profilo valutario, la situazione intorno allo Zloty (PLN) si è calmata dopo il picco negativo di ottobre, durante il quale il momento era negativo (chi sa come funziona Indicatore momentum trading Forex comprende bene la situazione). Nei confronti dell’euro, dal picco di fine ottobre a 4.34 il cambio Eur-Pln è sceso verso 4.29. Non è andata altrettanto bene contro il dollaro. A fine ottobre il cross era giunto a 3.83, e dopo una discesa fino a 3.73 è nuovamente risalita verso 3.78 dopo le elezioni di Midterm e l’ultimo meeting della FED.