Non esistono solo titoli, obbligazioni e valute. Il mondo degli investimenti riserva ottime opportunità anche nel comparto delle materie prime. Una di queste occasioni è probabilmente rappresentata dal rame. Da molti esso viene considerato il cugino povero dell’oro. Quest’utlimo è la materia prima per eccellenza, il bene rifugio da tenere in portafoglio quando l’inflazione galoppa e si mangia il valore del reddito. Tuttavia negli ultimi ani anche l’oro ha smesso di attirare gli investimenti, visto che il prezzo del metallo giallo si muove in modo laterale nel range tra 1.150 e 1.350 dollari l’oncia.
Il rame invece no. Da un paio d’anni infatti questo metallo sta segnando un importante recupero sui mercati. Il suo prezzo è risalito dall’area 2 dollari la libbra agli attuali 3 dollari, e anche se siamo ancora molto distanti dalla quota 4,5 dollari toccata cinque anni fa, comunque ci sono segnali importanti e ottime prospettive. Molti investitori hano già fiutato l’occasione, altri li stanno copiando (qui vedi la guida come funziona etoro copy trader). Il punto è che ci sono due driver molto importanti che spingono per una continuazione del trend: diffusione dell’auto elettrica e crescita delle energie rinnovabili.
Il rame come occasione per gli investimenti
Se nel settore delle telecomunicazioni viene utilizzato sempre meno rame, la produzione di circuiti elettrici delle auto di nuova generazione e il trasporto dell’energia prodotta da fonti rinnovabili spingono verso la produzione di rame. Se osserviamo i prezzi, ogni tonnellata di rame è cresciuta a circa 7.000 dollari dai minimi in area 4.300 dollari toccati all’inizio del 2016. Questo spiega perché molti hanno consultato l’elenco broker autorizzati Consob perché vogliono buttarsi in questi trade.
Se questo mercato sembra ragionevolmente intrigante, qualche dubbio riguardo il tipo di strumento finanziario da utilizzare. Ci sono gli Etf, che però non sono particolarmente diffusi in Italia e spesso sono poco liquidi. Oppure c’è l’acquisto diretto al LME oppure i futures a Chicago, che però sono cose riservate ai veri professionisti. La strada più semplice quindi è quella di fare investimenti sui grandi titoli minerari, quotati a Londra e Wall Street. Titoli che dal 2017 hanno iniziato a risollevarsi in modo anche importante.