Arriva la prima brusca frenata del 2024 per le borse europee. Gli investitori guardano con preoccupazione al rischio escalation in Medio Oriente ed aspettano i prossimi dati sull’inflazione in Europa, oltre che i verbali dell’ultimo meeting della Federal Reserve che saranno pubblicati a borse chiuse.
La giornata degli investitori
Tutti i listini del vecchio continente si tingono di rosso. Tante le vendite degli investitori a Piazza Affari, dove l’indice FTSE MIB chiude in calo del 1,39%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share ha perso l’1,45%, terminando la seduta a 32.162 punti.
Non è andata certamente meglio sulle altre piazze europee: Parigi (-1,58%), l’indice Ger 40 di Francoforte (-1,38%), Londra (-0,51%), Madrid (-1,28%). Riesce a limitare i danni la piazza di Amsterdam -0,43%.
I numeri di Milano
Sulla Borsa milanese gli investitori hanno scambiato un controvalore di titoli pari a 2,22 miliardi di euro. Si tratta di un valore sostanzialmente invariato rispetto a ieri. I volumi scambiati salgono leggermente a 0,66 miliardi di titoli.
Per quanto riguarda le singole azioni, gli investitori hanno spinto al rialzo soltanto pochi titoli. Hanno infatti brillato Mps, +1,61% e Leonardo +1,35%, mentre sono riusciti a strappare un guadagno marginale Banco Bpm +0,02% e Saipem +0,1%.
Diversi titoli sono stati bersagliati dalle vendite, a cominciare dal settore del lusso: Moncler -4,49%, Brunello Cucinelli -3,6%. Giornata estremamente pesante anche per il titolo Stellantis -3,42%.
Gli altri mercati
Sul fronte valutario, perde quota l’euro. Il cambio rispetto al dollaro Infatti si avvicina nuovamente a 1,09, disegnando una candela hammer trading. La tensione mediorientale spinge verso l’alto il prezzo del petrolio, con Brent e WTI che guadagnano oltre il 2%. Si muovono invece nella direzione opposta i metalli preziosi, mente prosegue la tendenza al rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato: il Treasury decennale che torna vicino al 4%.