Sono settimane positive per il Rand di Johannesburg. La valuta sudafricana infatti ha raggiunto il massimo di quasi due mesi nei confronti del dollaro americano.
La spinta alla valuta di Johannesburg
A sostenere lo sprint del Rand sono soprattutto le aspettative crescenti di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e della BCE. Fattori questi che hanno reso più appetitose le valute dei mercati emergenti per gli investitori. La coppia dollaro-rand è così scesa sotto la soglia psicologica di 14,00, come non succedeva da metà aprile. E’ comunque dall’inizio di giugno che il Rand sta macinando guadagni contro le principali valute (è interessante studiare il suo andamento con la Forex Parabolic SAR strategia).
La spinta alla valuta sudafricana è giunta anche dal ritrovato appetito al rischio dei mercati, dopo che Trump e Xi Jinping hanno dialogato al G20 del fine settimana scorso, raggiungendo una tregua sul fronte della guerra dei dazi. La ripresa dei negoziati infatti ha diradato un po’ di timori riguardo alle prospettive dell’economia globale, fungendo da spinta per le attività più rischiose. Inoltre l’indice Markit Purchasing Managers ha contribuito a spingere lo ZAR più in alto.
Dollaro più debole
D’altra parte, il dollaro americano ha perso quota a causa dei recenti report sull’economia USA di mercoledì. Sono infatti emersi dei dati poco entusiasmanti riguardo al deficit commerciale (che è salito a maggio) ed anche riguardo all’attività nel settore dei servizi (che hanno toccato il minimo di due anni a giugno).
L’attenzione dei mercati è adesso rivolta alla pubblicazione dei dati sul lavoro americano (NFP) in uscita venerdì, come si vede sui calendari economici dei broker forex autorizzati Consob. Da questo report infatti gli investitori sperano di ottenere delle indicazioni maggiori riguardo la possibilità di taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.