Giornata nerissima per i mercati finanziari, con molti investitori che si saranno rovinati le vacanze estive. I dati macro della scorsa settimana, che hanno evidenziato un indebolimento del mercato del lavoro USA, hanno innescato un effetto dirompente sui mercati. Il sell-off è partito dall’azionario e si è esteso a tutte le asset class, travolgendo soprattutto le criptovalute.
Cosa succede sui mercati
Il clima di avversione al rischio è cominciato con i dati sul lavoro USA rilasciati venerdì scorso. Avendo mostrato una debolezza inaspettata, sono cominciati a diffondersi timori per una possibile recessione dell’economia americana. Ma anche chi non la vede così nera, comunque adesso sospetta che la FED – dopo aver atteso troppo nel mantenere il costo del denaro elevato – sarà costretta ad accelerare sul fronte dei tagli ai tassi di interesse. Forse ce ne sarà uno da 50 punti base già a settembre.
La prima fuga dal rischio è cominciata per questo motivo e per i deboli risultati trimestrali di alcuni big di Wall Street, ma poi s’è aggravata poi con l’escalation delle tensioni in Medio Oriente. A quel punto il panico s’è diffuso veloce come il vento sui mercati, spazzando via tutto.
Il crollo delle criptovalute
Il sell-off ha finito per travolgere soprattutto le cryptovalute, che sono l’asset più rischioso chi c’è sui mercati. Nel giro di 24 ore ci sono state liquidazioni per 1 miliardo di dollari, provocando perdite che vanno dal 10%, fino a superare il 50% per le cripto minori, come si può vedere sugli opzioni binarie extra UE. È una sorta di tempesta perfetta in giorni di agosto che, in condizioni normali, non avrebbero vissuto grandi movimenti.
Il Bitcoin, che appena un paio di settimane fa viaggiava vicino ai 70mila dollari, è precipitato addirittura sotto al soglia dei 50mila dollari, come non succedeva dal mese di febbraio. Peraltro l’incrocio medie mobili 50 e 200 ha inviato un messaggio fortemente ribassista al mercato.
Anche Ethereum è precipitato (forse una maxi liquidazione da parte d Jump Crypto), arrivando fino a 2.200 dollari circa, dopo una perdita totale di oltre il 30% nell’ultima settimana.