Il rapporto di giugno sull’inflazione negli Stati Uniti dà un po’ di buonumore al mercato azionario, che in Europa viaggia al rialzo. Fa eccezione Milano, per via della presenza sul listino principale di molti titoli bancari (i più penalizzati dai tagli ai tassi di interesse).
Ora l’attenzione si sposta sulle trimestrali dei colossi bancari americani JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo, in uscita domani prima dell’apertura di Wall Street.
Com’è andata oggi sul mercato azionario
Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,03% sul FTSE MIB. La giornata si chiude senza infamia e senza lode anche per il FTSE Italia All-Share, che rimane a 36.572 punti.
Rialzi sostenuti sul mercato azionario degli altri Paesi. Il DAX Francoforte segna +0,7%, Madrid +0,91%, Parigi +0,71% e il FTSE100 di Londra +0,36%. Amsterdam -0,38% (fonte dati Quotex).
I numeri di Piazza Affari
Sul mercato azionario di Milano il controvalore degli scambi è stato pari a 2,13 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 2,02 miliardi della seduta precedente. Invece i volumi scambiati sono passati da 0,61 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,49 miliardi.
Riguardo ai singoli titoli, la giornata è stata negativa per i titoli bancari, per via degli effetti sui margini di un eventuale taglio dei tassi ravvicinato da parte degli istituti centrali. Male Banco Bpm (-1,5%), Bper (-1,4%), Mps (-1,3%), Unicredit (-1,28%) e Bper (-1,02%).
Si sono mossi in salita soprattutto Inwit (+3,5%), Iveco Group (+2,85%) e Brunello Cucinelli (+2,3%).
Fuori dal paniere principale brillano i titoli ex Mediaset, nel giorno dell’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi.
Gli altri mercati
Sul mercato delle valute, l’Euro / Dollaro (negoziabile anche sui broker opzioni binarie Italia) scambia con un guadagno fino ad avvicinarsi a 1,09. Il biglietto verde cede quota contro tutte le principali valute, in particolare contro le yen verso il quale è arrivato a cedere fino al 2%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scambia a 85,5 dollari al barile, tra la riduzione delle scorte Usa e le previsioni deboli dell’IEA sulla domanda. L’oro balza oltre i 2.420 dollari l’oncia, in scia al deprezzamento del biglietto verde innescato dai dati americani.
Rendimenti in forte calo sull’obbligazionario, con il Treasury decennale in flessione di 10 bp al 4,17%. Lo spread Btp-Bund si attesta a 131 bp con il decennale italiano in calo al 3,78% e il benchmark tedesco al 2,47%.