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Giornata pesante per la sterlina britannica sul mercato valutario. Il cambio rispetto al dollaro infatti tocca nuovamente il livello più basso degli ultimi otto mesi. A provocare questa nuova discesa del valore della sterlina sono preoccupazioni tanto sul fronte interno quanto sul fronte esterno.

Le preoccupazioni del mercato valutario

sterlina-3 gbpIl momento di grande forza del dollaro statunitense sul mercato valutario si traduce in una crescita dei costi di finanziamento per il Regno Unito, tanto da spingerli a livello più alto degli ultimi 27 anni. A causa di ciò, il cancelliere Rachel Reeves si trova sul punto di infrangere le regole fiscali.

Sul fronte esterno invece agiscono le forti preoccupazioni riguardo alle politiche commerciali di Donald Trump. Il Presidente neoeletto (che ieri ha smentito l’ipotesi di tariffe commerciali più contenute e mirate su settori strategici), secondo la CNN sta valutando di dichiarare l’emergenza economica nazionale per poter applicare tariffe sostanziose tanto nei confronti degli avversari che verso gli alleati.

La posizione della Bank of England

Nel frattempo il mercato valutario ha corretto di recente le proprie aspettative riguardo alle mosse della Bank of England. Fino a pochi giorni fa si riteneva che avrebbe tagliato i tassi di interesse per 75 punti base nel corso del 2025, ma adesso quelle aspettative si sono ridotte a 50 punti base, nonostante l’inflazione rimanga al di sopra dell’obiettivo fissato al 2%.

Pressione sulla sterlina

Proprio l’aspettativa di minori tagli dei tassi ha creato una forte pressione sulle obbligazioni, spingendo i rendimenti dei titoli di stato al 4,8%, in prossimità dei massimi dal 2008, oltre i rendimenti dei titoli di Stato americani. Ma nonostante questo, la sterlina continua a far molta fatica, e il cambio GBPUSD è sceso verso 1,234, ossia sui minimi da aprire scorso. Non stupisce vedere che i segnali forex gratis in tempo reale puntano contro la valuta britannica.

Cala la Borsa

Anche per la Borsa di Londra la giornata è stata fiacca. Il FTSE 100 che è sceso leggermente verso 8.200 (fonte Pocket Option Italia). Oltre ai timori sulle tariffe statunitensi, quelli sull’andamento dell’inflazione e gli aggiornamenti societari deludenti hanno ulteriormente pesato sul mercato. Tra le azioni, St James Place e United Utilities Group hanno guidato le perdite.

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