La burrasca politica scoppiata in Gran Bretagna ha messo le ali alla sterlina. Il pound infatti schizza in alto contro i suoi principali avversari nella sessione di lunedì, dopo le dimissioni del segretario alla Brexit David Davis. Un evento che ha alimentato la convinzione che possa esserci un accordo più soft sulla Brexit con l’Unione europea.
Sterlina e questione politica
Il fatto. A distanza di soli due giorni da quando il governo GB ha approvato un piano per mantenere stretti legami commerciali con l’UE, con una lettera al primo ministro Theresa May, Davis ha dato le dimissioni. La May aveva chiarito ai componenti del suo gabinetto che non avrebbe accettato alcuna ribellione interna contro il suo piano di soft Brexit. Proprio questo ha spinto Davis all’addio, perché secondo lui le proposte del governo sul commercio e le dogane lascerebbero il Regno Unito in posizione debole, nel migliore dei casi. Questo messaggio è stato interpretato dai mercati come il segnale che una Brexit morbida è diventata più probabile.
Grazie ai dati di una qualunque migliore piattaforma trading Forex online, possiamo vedere che la sterlina – che aveva chiuso la scorsa settimana a 1.3286 contro il biglietto verde – è arrivata a toccare il massimo di 4 settimane a quota 1.3363. La valuta del Regno Unito è aumentata fino a 147,56 contro lo yen, valore più alto dal 14 giugno. La valuta britannica è tornata a 0,8814 contro l’euro, vicino ai massimi di 4 giorni.
Lo scenario
La sterlina quindi non sembra patire il possibile scenario di una caduta del governo May (che comunque non pare essere ancora concreta come possibilità). In ogni caso giova ricordare che siamo ancora molto lontani rispetto ai massimi post-Brexit, toccati in aprile. A quanto pare i mercati non scontano alcun cambio della guardia al Governo.
Vale comunque la pena evidenziare che questo scossone potrebbe avere delle ripercussioni nei prossimi giorni, quando anche la volatilità della sterlina potrebbe aumentare. Occhio quindi ad adottare strategie prudenti, fissare bene gli stop (qui trovate cos’è Stop Loss Operativo trading) e i livelli target, ma soprattutto a tenere d’occhio le novità riguardo gli scenari politici britannici.