Si aspettava da tempo l’approvazione del maxi piano di stimolo economico degli USA. Da mercoledì finalmente è diventata una realtà concreta, e venerdì Biden dovrebbe firmare questo provvedimento da $ 1,9 trilioni.
Cosa comporterà questo stimolo economico
Il Congresso ha approvato in via definitiva l’American Rescue Plan Act of 2021, che mira a sostenere gli americani messi in difficoltà dalla pandemia. Si tratta di una delle leggi più complesse e ambiziose approvati negli Stati Uniti negli ultimi anni. Peraltro dal punto di vista politico, questo piano di stimolo economico è un grosso successo per il presidente Joe Biden, visto che l’approvazione è stata fatta con poche modifiche, nonostante la forte opposizione del Partito Repubblicano.
Risorse e misure
Una grossa fetta delle risorsa stanziate dalla nuova legge di stimolo economico, servirà a sostenere cittadini e famiglie, e comporterà una notevole espansione del welfare.
Tutti gli americani che hanno un reddito annuo inferiore ai 74mila dollari, riceveranno 1.400 dollari. Stesso discorso per le coppie sposate il cui reddito complessivo è minore di 150 mila dollari. La presenza di figli a carico aumenta l’ammontare del versamento. Soltanto per questa misura, l’impegno economico sarà di 410 miliardi di dollari.
Viene inoltre prorogato fino a settembre il sussidio di disoccupazione da 300 dollari a settimana, anche se Biden avrebbe voluto alzarlo a 400 dollari.
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La reazione dei mercati
La reazione dei mercati è stata immediata, come si può constatare osservando qualsiasi piattaforma trading online gratis. Le Borse europee marciano in buona parte in rialzo con gli investitori che guardano alla ripresa dell’economia globale dopo l’approvazione del piano di stimoli Usa. I futures su Dow Jones e S&P 500 hanno esteso il rally, mentre il Nasdaq è rimbalzato per guadagnare circa il 2%. Mercoledì, il Dow Jones è balzato di 464 punti o dell’1,5% a un massimo record di 32.297.
I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense a 10 anni invece sono sotto 1,5%, dopo che nei giorni scorsi avevano raggiunto un picco dell’1,61% a causa dell’allentamento delle preoccupazioni per un’inflazione incontrollata.