La riunione di politica monetaria della banca centrale della Nuova Zelanda non ha riservato sorprese ai mercati finanziari. L’istituto centrale ha infatti deciso di confermare – per la sesta riunione consecutiva – il tasso di interesse al 5,5% (livello massimo degli ultimi 15 anni).
Perché la RBNZ ha confermato il tasso di interesse
Secondo i membri del Monetary Policy Committee si tratta di un livello del tasso di interesse adeguato a riportare l’inflazione nell’intervallo target fissato dalla banca, nella forbice 1-3%.
La Reserve Bank of New Zealand evidenzia come l’economia continua a manifestare segnali di debolezza, ma comunque si sta evolvendo come previsto. Ricordiamo che la Nuova Zelanda è caduta in una recessione tecnica nel quarto trimestre.
Riguardo l’inflazione, l’ultimo report ha evidenziato una discesa nel quarto trimestre del 2023 al 4,7%, ossia il livello più basso in due anni e mezzo. Tuttavia, la RBNZ sottolinea come si tratti ancora di un valore molto più elevato rispetto al target fissato dall’istituto. Per questo motivo i responsabili di politica monetaria ritengono che sia “necessario un orientamento restrittivo per ridurre ulteriormente le pressioni sulla capacità e l’inflazione“.
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Il dollaro NZD e il mercato azionario
La reazione dei mercati finanziari alla decisione della RBNZ di confermare il tasso di interesse è stata fiacca, perché del resto non è emersa alcuna sorpresa. Il cambio tra dollaro neozelandese e americano (NZDUSD) è leggermente salito, portandosi oltre 0,606, sui livelli più alti in quasi tre settimane (ma resta vicino alle medie mobili più usate).
Tuttavia i mercati finanziari stanno avendo un atteggiamento prudente, perché negli USA sono in vista due appuntamento importanti: la pubblicazione delle minute della FED e il dato sull’inflazione negli USA. Eventi che potrebbero indirizzare le prospettive della politica monetaria americana.
Nel mercato azionario, l’indice S&P/NZX 50 è salito dello 0,46% per chiudere mercoledì a 11.972, interrompendo una serie di perdite di sei sessioni. I titoli della tecnologia sanitaria hanno guidato la carica. Intanto il rendimento dei titoli di stato a 10 anni della Nuova Zelanda è sceso al 4,7%, ritirandosi dai massimi di sei settimane.