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Nuovo intervento al rialzo sul tasso di interesse da parte della Reserve Bank of New Zealand. La banca centrale neozelandese ha infatti aumentato il costo del denaro di 50 punti base, portandolo al 3,5%. Giunge così ad un livello che non si vedeva dal mese di aprile del 2015.

La mossa sul tasso di interesse

banca nuova zelandaSi tratta del quinto aumento del tasso di mezzo punto dell'Istituto centrale neozelandese. Il comitato ha alzato un totale di 305 punti base da ottobre 2021, quando era al minimo storico dello 0,25%.
In questo modo spera di contrastare l'inflazione dei prezzi al consumo che è giunta a livelli troppo elevati (7,3%). Di recente, la stessa RBNZ ha evidenziato che il livello di inflazione nel paese tornerà nell'intervallo target solo entro la metà del 2024.

I responsabili dell'istituto hanno Inoltre segnalato che ci saranno ulteriori aumenti nei prossimi meeting, nonostante abbiano altresì sottolineato che ci sono ritardi nella trasmissione della politica monetaria. In sostanza gli effetti del precedenti rialzi del tasso di interesse ancora non si vedono completamente.

La salute dell'economia neozelandesi

Riguardo l'attività economica del terzo trimestre, la Banca Centrale ritiene che potrebbe essere stata più forte di quanto ipotizzato in precedenza, poiché i consumi sono rimasti resilienti nonostante la spesa per beni durevoli, che potrebbero essere più sensibili ai tassi di interesse, abbia continuato a diminuire.

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La reazione del mercato

Subito dopo l'annuncio del quinto rialzo del tasso di interesse, il dollaro kiwi era schizzato rispetto al suo collega americano. Il cambio NZDUSD viaggia infatti oltre 0,57, dopo essere sceso sui minimi di oltre 13 anni qualche settimana fa. L'ADX indicatore forex incoraggia gli acquirenti.

La spinta al kiwi arriva dal fatto che i policy-makers neozelandesi avevano addirittura considerato l'ipotesi di una stretta di 75 punti base, prima di accontentarsi di un rialzo più moderato. Un approccio diverso rispetto a quello avuto ieri dalla Banca Centrale australiana, che ha sorpreso i mercati con una stretta di soli 25 punti base rispetto ai 50 attesi.

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