Dopo aver più che raddoppiato il proprio valore nel corso di quest’anno, il prezzo di Bitcoin è ormai alle porte dei 100.000 dollari. La regina delle valute digitali ha cominciato una corsa folle dopo la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali, e questo rally sembra avere ancora ampi margini.
Trump e le valute digitali
Il principale motore della crescita delle valute digitali è stata l’elezione del tycoon alla Casa Bianca. Trump si è sempre detto sostenitore del mondo cripto e ha promesso una regolamentazione più chiara e flessibile, laddove invece i suoi avversari politici si sono distinti per una certa rigidità e diffidenza nei confronti delle cripto.
Nel frattempo però l’entusiasmo ha avuto effetti rialzisti, in primis sul Bitcoin ma in generale su tutto il settore delle valute digitali e l’intero sistema ecosistema blockchain. C’entra anche il fatto che Gary Gensler, presidente della Sec e forte oppositore di Bitcoin, ha annunciato le proprie dimissioni a far data dal 20 gennaio, proprio il giorno in cui è prevista l’insediamento di Trump.
Driver della crescita molteplici
La corsa di Bitcoin e delle le valute digitali si deve anche al miglioramento delle condizioni di liquidità e al forte interesse istituzionale, come testimoniato dagli afflussi di capitale sui fondi ETF spot. Tutto questo dà un’euforia che si traduce in una fame insaziabile per le valute digitali.
Se il Bitcoin dovesse raggiungere, come sembra scontato, la soglia dei 100mila euro, questo traguardo probabilmente attirerebbe ancora nuovi capitali. Secondo alcuni si verrebbe a creare una situazione simile a quella dell’oro negli anni Settanta, quando il raggiungimento di un nuovo massimo storico apri porte che non si sapeva dove avrebbero potuto condurre.
NB. Se amate negoziare le valute digitali, non dimenticate di utilizzare i stop buy sell ordine.
L’intero settore vola
Anche se il Bitcoin – che ha sfondato il canale di Donchian channel – resta ovviamente al centro dell’attenzione, l’intero ecosistema delle valute digitali sta crescendo. Ethereum, Xrp, Cardano, Dogecoin (la cripto preferita da Elon Musk) hanno macinato guadagni su guadagni dal giorno in cui gli americani hanno votato per il leader repubblicano. In questo lasso di tempo la capitalizzazione di mercato del settore è cresciuta di quasi 1000 miliardi di dollari, mentre gli etf statunitensi che investono in Bitcoin hanno realizzato afflussi netti per quasi 6 miliardi di dollari.