La settimana è cominciata come meglio non avrebbe potuto per le valute digitali, protagoniste di un forte balzo in avanti grazie soprattutto ad un azione combinata di due fattori: ETF e banche centrali.
I driver di mercato delle valute digitali
Il vero e proprio innesco alla corsa di queste ultime ore arriva dall’approccio delle banche centrali, in special modo la Federal Reserve. I mercati sono sempre più convinti infatti che la Banca Centrale Americana comincerà a tagliare i tassi di interesse nella prima metà del 2024.
Si tratterebbe di uno scenario favorevole alle valute digitali, che essendo un asset a maggiore rischio, beneficiano dei periodi in cui i tassi di interesse scendono.
NB. Si possono negoziare le valute digitali anche grazie ai broker binari, come ad esempio Pocket Option (nuovo link).
L’attesa per gli ETF sulle valute digitali
Il secondo fattore che sta spingendo il prezzo delle valute digitali riguarda invece la questione degli ETF spot Bitcoin. Da tempo ormai la SEC, ossia l’autorità americana sui mercati finanziari, è sotto pressione affinché approvi gli ETF spot su Bitcoin. L’authority americana ha ricevuto dozzine di richieste sul tavolo. Indiscrezioni raccontano di un recente incontro avvenuto con i rappresentanti di Blackrock e Grayscale, che ha alimentato l’ottimismo dei mercati riguardo una prossima approvazione di questo nuovo tipo di asset.
Inutile sottolineare l’importanza che gli ETF avrebbero sulle valute digitali, perché oltre ad un conferire loro maggior prestigio, aumenterebbero la platea di potenziali investitori. Da qui l’effetto positivo sul prezzo.
La corsa di Bitcoin e delle altre
Per questi motivi nelle ultime ore il prezzo del Bitcoin è volato oltre 41.000 dollari (dopo aver disegnato un uncino di Ross 123 high low), un livello che non si vedeva dal maggio dello scorso anno. Bitcoin ha portato i suoi guadagni annui a oltre il 150%.
La corsa del prezzo non ha riguardato però la valuta digitale su più famosa del panorama, ma anche altre altcoin. Ethereum ad esempio è salito oltre 2200 dal 10% nell’ultima settimana.