Il fattore elettorale potrebbe incidere in modo forte sull’andamento del dollaro in futuro. Secondo alcuni, potrebbe addirittura vanificare il recupero che l’USD ha effettuato nelle ultime settimane sul mercato delle valute.
La recente ripresa del dollaro sulle altre valute
Nel periodo estivo la valuta americana aveva perso un bel po’ di terreno, per via delle aspettative di tagli aggressivi ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Tuttavia nell’ultimo periodo la valuta americana ha recuperato circa la metà di quelle perdite, grazie alla crescita dei rendimenti statunitensi a lungo termine. Ma sullo scenario sta per arrivare uno dei driver più importanti in assoluto per il mercato delle valute, ossia le elezioni presidenziali.
Trump in vantaggio
Secondo gli ultimi sondaggi, l’ex presidente Donald Trump ha un piccolo vantaggio sul Kamala Harris. Gli investitori si stanno già posizionando rispetto ad uno scenario in cui il tycoon tornerà alla Casa Bianca, aumentando l’acquisto di opzioni vanilla CALL sul biglietto verde rispetto a valute come Yen, euro, yuan e peso messicano. Questo suggerisce le intenzioni di proteggersi rispetto alla vittoria di Trump, o almeno trovare riparo dalla reazione istintiva che i mercati potrebbero avere e il tycoon dovesse trionfare.
Conseguenze se vince Trump
Ma cosa comporterebbe una vittoria di Trump? Di sicuro un inasprimento delle tariffe commerciali, sia nei confronti della Cina che di altri partner (anche europei). Chiaramente le valute che presentano la quota più elevata di esportazioni verso gli Stati Uniti sono le più esposte rispetto ad un forte deprezzamento verso il dollaro. Ciò spiega l’aumento delle opzioni Call come poc’anzi detto.
Il fattore Federal Reserve
Tuttavia se allarghiamo l’orizzonte all’intero 2025, ci sono anche altri fattori che remano contro il biglietto verde americano, e che potrebbero far aumentare i segnali trading gratis al ribasso. Ad esempio, il ciclo di riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, che ridurrà notevolmente il vantaggio di carry del dollaro rispetto alle valute principali.
Inoltre sul mercato c’è una forte preoccupazione per il deficit fiscale e quello delle partite correnti. Inoltre ci sono le preoccupazioni di tipo politiche, visto che molti consiglieri di Trump non sono soddisfatti delle attuali valutazioni del cambio del dollaro statunitense. Infine c’è da sottolineare che la valutazione del dollaro è notevolmente più elevata rispetto alle metriche storiche, in special modo la valuta a stelle e strisce risulta sopravvalutata rispetto alla corona norvegese e quella svedese, rispetto allo Yen Giapponese Ma anche se in misura minore rispetto pure ad euro e sterlina.