La ripresa dell’economia cinese si sta riflettendo anche sull’andamento dello yuan, la valuta nazionale, che raggiunge i massimi da giugno 2018 contro il dollaro americano.
Cosa sta spingendo lo Yuan
Oltre ad essere stata la culla del virus Covid, la Cina è stata anche il primo paese a spingere sull’acceleratore della ripresa. Le prospettive di un vaccino si sono amplificate negli ultimi giorni. All’annuncio fatto da Pfizer settimana scorsa, ha fatto seguito quello di Moderna, che ha riferito che il suo vaccino sperimentale è efficace al 94,5% nel prevenire COVID-19. Queste novità hanno riacceso l’appetito al rischio dei mercati, nella speranza che presto l’economia potrà risollevarsi in modo molto più robusto dalla crisi pandemica.
L’accordo commerciale in Asia-Pacifico
Ma a dare uno slancio alla valuta cinese ci ha pensato anche la notizia che proprio la Cina, insieme a 14 nazioni della regione Asia-Pacifico, ha firmato il Regional Comprehensive Economic Partnership, il più grande patto regionale di libero scambio al mondo per ridurre le tariffe commerciali.
Il rally dello Yuan
Lo Yuan è ormai da quattro giorni che continua a crescere rispetto alla moneta a stelle e strisce. Il cambio USDCNH è sceso a 6,5569, come non si vedeva da giugno 2018. Per questo motivo i migliori segnali opzioni binarie gratis puntano tutti sulla valuta di Pechino. Inoltre la valuta cinese è sulla buona strada per chiudere in guadagno rispetto al dollaro per il sesto mese consecutivo. Sarebbe il rally più lungo dal 2014.
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Si muove anche la PBoC
Nel frattempo la Banca popolare cinese ha immesso 50 miliardi di yuan nel mercato, tramite repo inverso a sette giorni a un tasso di interesse del 2,2%. Con 120 miliardi di yuan di pronti contro termine in scadenza lo stesso giorno, ha portato a una liquidità netta ritiro di 70 miliardi di CNY.
La banca centrale ha affermato che la mossa mira a mantenere una liquidità ragionevole e sufficiente del sistema bancario. Peraltro questa mossa segue quella della scorsa settimana, quando la PBoC aveva fatto iniezioni di denaro tramite pronti contro termine a 7 giorni, dopo gli shock del debito che hanno coinvolto le imprese di proprietà statale, che hanno sollevato preoccupazioni sulla salute delle aziende pubbliche.