Conoscere le diverse tipologie di imballaggi per il trasporto di merci pericolose è fondamentale per assicurare la sicurezza logistica.
Gli imballaggi per trasporto di merci pericolose sono uno degli elementi chiave della logistica, visto che, di norma, un buon imballaggio fa la differenza. E questa regola vale ancora di più quando si tratta di sostanze potenzialmente nocive.
Ma come le varie materie infettanti hanno caratteristiche diverse, allo stesso modo, il packaging può essere variegato, con diversi modelli a seconda delle necessità. Ecco perché è importante capire la differenza tra 2 dei formati più noti: il 4G e il 4GV.
Scatole 4gG
Le scatole in cartone omologate 4G sono una tipologia di packaging che può essere utilizzata esclusivamente insieme agli imballaggi interni per i quali è stata omologata: questi contenitori, infatti, quando vengono testati, sono messi alla prova insieme a determinati imballi interni. Per sapere quali, è sufficiente controllare il certificato di omologazione.
Questo rende le scatole 4G più selettive, ma anche molto più sicure per quanto riguarda la conservazione del contenuto.
Scatole 4GV
A differenza dei modelli 4G, i contenitori 4GV possono essere combinati a qualsiasi imballaggio per le materie liquide o solide appartenente i gruppi I, II e III.
La questione LQ ed EQ
Vi sono poi altre 2 classificazioni da tenere presenti, ossia gli imballaggi LQ e quelli EQ, pensati per le spedizioni con trasporto sugli aerei, che devono essere omologati per resistere alla caduta da certe altezze e poter essere impilati.