Tra i componenti della bicicletta a pedalata assistita, la batteria gioca certamente un ruolo cruciale. Essa, mediamente, ha un ciclo di vita che oscilla tra le 500 e le 700 ricariche ma, se gestita nel modo giusto, può raggiungere anche le 1000 ricariche garantendo standard prestazioni efficienti.
Ricariche frequenti
Le odierne batterie al litio utilizzate nella quasi totalità dei prototipi in commercio rendono al meglio se soggette a continui cicli di ricarica. L’accumulatore deve essere portato al massimo della capienza prima che si scarichi del tutto e, dettaglio non di poco conto, deve essere rimosso dallo stato di carica solo una volta completato il processo. Si consiglia di mantenere il dispositivo in carica fino a un paio d’ore dopo l’esaurimento del processo poiché, spesso, cali di tensione nella parte finale della ricarica possono causare uno scorretto completamento, nonostante diversa segnalazione da parte del dispositivo.
Come custodirla
Nei periodi freddi, capita spesso che il pedelec resti inutilizzato per diverse settimane. In questi casi, è fondamentale conservare la batteria adeguatamente, tenendola al riparo da fonti di umidità, caldo e freddo. In questi casi, è opportuno conservare l’accumulatore con almeno il 50% della carica residua; a intervalli di 2-3 settimane, è opportuno recuperare la batteria, montarla sul mezzo e percorrere almeno una ventina di km, caricarla nuovamente e riporla al proprio posto.
Guidare in modo armonico
Le biciclette elettriche sono pensate per un uso urbano e, dunque, accade spesso di non poter mantenere un andamento regolare, ostacolati da incroci e semafori. Dove possibile, però, è sempre una buona consuetudine quella di procedere in modo regolare, evitando scatti improvvisi alternati da frenate. in tal modo, la batteria viene sottoposta a uno sforzo minore.
Scegliere strade adatte
In salita e su asfalto irregolare, la batteria è costretta a lavorare su regimi maggiori. A lungo andare, l’utilizzo del pedelec su percorsi tortuosi logora l’accumulatore. Dunque, ove ce ne sia la possibilità, è sempre meglio prediligere terreni di percorrenza regolari, pianeggianti e asfaltati, proteggendo l’integrità della batteria ma anche quella delle ruote, degli ammortizzatori e dei freni.