In periodi di crisi economica è quasi certamente un obbligo rinunciare ad un investimento, certamente non essenziale come le Olimpiadi 2020.
Eppure Roma ci aveva creduto. Ma in particolar modo ci avevano creduto gli operatori turistici, chi vive di eventi e grandi manifestazioni. Roma è infatti una città d’ arte tra le più visitate del mondo e qui moltissimi cittadini lavorano attorno a quella che sembra essere un’ industria che non conosce crisi.
Hotel, agenzie di viaggio, tour operator fino ai tanto discussi taxi romani, le guide turistiche che accompagnano lungo i fori imperiali e i tanti b&b Roma. Insomma un network di imprenditori piccoli e grandi che hanno sperato in una nuova ondata di turisti grazie allo sport delle Olimpiadi 2020.
Ma la copertura finanziare necessaria per far partire la grande macchina delle Olimpiadi sportive costa davvero troppo e il Governo Monti ha bloccato tutto.
Ma ciò che ha suscitato più preoccupazione è l’ esperienza greca e in parte quella londinese.
A fronte del grande impegno oggi necessario per organizzare un evento, non più solo sportivo ma soprattutto mediatico, i ritorni economici sono timidi. C’è il rischio concreto quindi che l’ industria delle Olimpiadi, da enorme fabbrica di sogni diventi una cattedrale di sprechi. L’ Italia e Roma su questo fronte, poi, non si fanno mancare nulla. Basti vedere le tante strutture sportive create in occasione dei Mondiali di Nuoto di Roma e mai più utilizzate.
Insomma, albergatori e company dovranno mettersi l’ anima in pace. Le Olimpiadi di Roma non si faranno e la Città Eterna dovrà trovare nuovi modi e nuove strategie per promuovere nel mondo il proprio incredibile patrimonio. Con un po’ più di voglia di fare e di mettersi in discussione magari. Perchè oggi i turisti sono assolutamente esigenti, viaggiano spesso e sanno viaggiare bene. Roma, i suoi hotel e bed and breakfast economici Roma dovranno rivedere i propri piani ed investire meglio per un futuro florido e stabile.